ETENISMO

L'Etenismo è il moderno movimento che rivivifica l'antico Paganesimo germanico.
 
La rinascita della religione germanica si fece sentire per la prima volta nel corso del Romanticismo del XIX secolo, sebbene le prime istituzionalizzazioni e centralizzazioni del culto si ebbero solo a partire dagli anni Trenta del XX secolo con la comparsa dell'Odinismo.

Si tratta di una religione neopagana che si presenta suddivisa in una serie di tradizioni relativamente diverse, alla base delle quali stanno però i medesimi insegnamenti e filosofie.
Mjöllnir simbolo molto diffuso tra gli eteni. 

L'etimologia del termine eteno (Heathen in inglese) è interpretabile, essendo il termine presumibilmente derivato non da una sola lingua, ma da una parola che presenziava sotto differenti forme in differenti idiomi. Si sa che il termine moderno è una ripresa dell'inglese antico “hæðen” (anglicizzato in heathen o headen), a sua volta nato come adattamento del nome norreno antico “heiðni” (heithni o heidni in forma anglicizzata). Il vocabolo indicava coloro che non si convertivano alla religione cristiana, come il lemma paganus.
Tuttavia si suppone più precisamente che il termine haithno venne usato da Ulfila per tradurre il greco ethne ("gentile" in latino), altro termine sinonimo di pagano, indicante un aderente alle vecchie religioni.
  • DOTTRINA
La dottrina etena pone i propri fondamenti sui versi contenuti nell'Edda, la quale tuttavia non è considerata un testo sacro, ma un'opera mitologica, filosofica e morale.
Nei versi eddici gli eteni trovano spiegazione alle questioni sul significato del mondo e della vita. Parallelamente la mitologia, che a differenza di quanto si crede non fu nemmeno in passato interpretata alla lettera, è vista come un insieme di racconti metaforici dai quali l'uomo può trarre significati etici.
La dottrina etena è relativamente unificata in quanto l'intero sistema che accomuna le denominazioni poggia sul medesimo sostrato attinto dalle concezioni antiche e parallelamente da molte tradizioni filosofiche anche contemporanee. Elementi sono derivati dall'umanismo, dal razionalismo, dal deismo anglosassone. Al contempo la dottrina è differenziata in quanto ciascuna denominazione etena presenta un proprio peculiare tipo di approccio al sistema e alla visione del mondo, oltre al fatto che le varie ramificazioni si diversifichino per la pratica ritualistica, l'organizzazione ecclesiastica e la dicotomia che le separa in geneticistiche e mondialistiche.

La teologia etena è varia e si differenzia spaziando dal panteismo monistico dell'Odinismo, al panteismo puro dell'Heidni, fino ad arrivare al suiteismo nonteistico dell'Odianesimo.
In genere le Divinità non sono entità concrete che provocano il sorgere del sole piuttosto che lo scorrere dell'acqua, queste sono tutte conseguenze ultime dell'agire delle potenze numistiche in tutti i mondi e i livelli dell'esistenza. Gli dèi sono entità senza forma, carattere o aspetto, sono semplicemente degli spiriti della creazione che fungono da teoremi attraverso i quali si mantiene l'ordine e l'equilibrio dei cicli del cosmo.
Le divinità sono in poche parole le regole fondamentali dell'universo che permettono a questo di organizzarsi secondo una precisa logica evolvendo in armonia. Dai teoremi basilari scaturisce l'aggregazione della materia così come percepita dall'uomo e così come ipoteticamente percepita da altri esseri, aggregazione che si ripete in ogni istante da sempre e per sempre.
Tendenzialmente le denominazioni che si pongono a mezza strada tra un estremo e l'altro sono l'Ásatrú, il Vanatrú, il Teodismo e il Fyrnsidù.
Il panteismo grossomodo accomuna la filosofia della maggioranza degli eteni, è cioè la concezione che identifica il divino con l'universo stesso, sacralizzando l'immanente e non riponendo la fede in qualcosa di soprannaturale e trascendente. Il cosmo è diretta emanazione del divino, e si costituisce attraverso gli eterni cicli che regolano l'aggregazione della materia di tutte le cose. Il principio divino è dunque la sostanza che costituisce il sostrato dell'esistenza e di cui tutte le cose sono fatte.
La realtà è composta da cicli eterni che sono percepibili in qualsiasi cosa e in qualsiasi processo che avvenga a livello umano e non umano. La stessa vita così come concettualizzata dall'uomo è un ciclo, ovvero un processo che passa attraverso una nascita, una crescita e una morte. Ogni cosa attraversa queste tre differenti fasi — simboleggiate dalle tre Norne, le divinità del fato. I processi su cui si basa l'esistenza delle cose sono visti circolarmente in quanto dopo la morte ha sempre inizio una nuova vita; dopo il caos si genera sempre un nuovo ordine. Le forze del male sono la metafora del caos, mentre le forze del bene simboleggiano l'ordine e l'armonia.

L'etica dell'Etenismo è forse la caratteristica dottrinale che più avvicina le varie denominazioni tra loro. Essenzialmente si fonda sui precetti rappresentati dalle Nove Nobili Virtù e dai Nove Carichi. Il primo codice è basato sull'Havamal, uno dei poemi dell'Edda in cui si trovano massime di moderazione attinenti a svariati campi della vita. Il sistema consiste in una serie di dettami quali l'amore, l'amicizia, il rispetto per gli anziani e per i bambini. Si tratta di comandamenti che possono servire all'essere umano per lo sviluppo dell'aspetto sociale, quello che gli permette di essere parte integrante della comunità umana e del mondo.
Parallelamente i Nove Carichi contengono dei precetti che servono all'uomo per lo sviluppo armonico e spirituale della propria sfera individuale. Coraggio, verità, autocontrollo, onore, autocoscienza, operosità e industriosità sono alcune delle regole dei Carichi.
L'Etenismo non critica la tecnologia né predica la completa separazione dai beni materiali; le correnti più mistiche sono ostili piuttosto al decadentismo, al consumismo e al materialismo.
  • ORGANIZZAZIONE
I gruppi eteni solo generalmente organizzati secondo uno schema che si rifà ad un modello “ecclesiastico” basato su principi democratici e repubblicani. Tale sistema è stato profondamente influenzato dai Thing parlamentari dell'epoca vichinga che a loro volta diedero forti fondamenta per la formazione dei sistemi parlamentari scandinavi e britannici.
Comune tra le comunità è la pratica solitaria o in piccoli nuclei amicali o familiari. Questo tipo di aggregazioni sono tendenzialmente definite kindred o focolari (presso i gruppi teodisti è più diffusa la definizione di theod e goe) anche nel caso in cui non siano organizzazioni formali.
Il termine kindred è infatti in uso per indicare la struttura diocesale, ovvero i gruppi locali, delle maggiori organizzazioni come l'Assemblea asatruar popolare, il Rito Odinico e i rice teodisti.
Di associazioni etene di piccole dimensioni ne sono presenti molte sin dagli anni Settanta e Ottanta, ma la maggior parte di queste congreghe sono unioni scarsamente istituzionalizzate e pertanto non richiedono l'aderenza di un membro nello stesso modo di come la richiedono le organizzazioni maggiori.
Conseguentemente a questo sistema non vi è un'autorità centrale che gestisca l'attività di tutti i gruppi e pertanto l'istituzionalità religiosa tende a mantenere uno stato di fluidità e mutamento in cui le aggregazioni sono in continuo scioglimento e formazione.
  • OGGI
La religione etena è un fenomeno vasto e conseguentemente di difficile analisi.
Il termine Etenismo è divenuto solo di recente un termine generico utilizzato per indicare l'intero fenomeno in tutte le sue varianti.
La prima corrente ad essere apparsa in periodo postbellico è cronologicamente l'Odinismo, non necessariamente ricostituente la religione nordica nella sua forma ortodossa, ma incentrato tendenzialmente sulla figura di Odino quale divinità simboleggiante il tutto universale.
Prima della seconda guerra mondiale e sotto l'influenza del misticismo germanico è da collocare la comparsa dei rami del Wotanismo e dell'Irminismo, fortemente contagiati da concezioni che unissero la tradizione germanica al misticismo cristiano. Queste due branche vivono la spiritualità secondo un'ottica geneticistica, dunque etnocentrica e nazionalistica.
Oggi l'Etenismo è presente e praticato quasi ovunque nel mondo occidentale e postcristiano.
Gruppi e comunità di eteni esistono in Scandinavia, in Germania, in Gran Bretagna, in Nord America, in Australia e in Nuova Zelanda, e si sono organizzate attraverso la formazione di decine di istituzioni. Praticanti esistono anche in Russia, in Austria, in Svizzera, nei Paesi Bassi, in Belgio, in Francia, in Italia, in Spagna, in Portogallo e in America meridionale, particolarmente diffusi sono anche in Argentina, Messico, Cile e Brasile.
L'esatto numero degli eteni non è conosciuto per una serie di motivi.
Pare ci siano alcune centinaia o forse migliaia di aderenti nelle zone storiche di sviluppo delle denominazioni etene, dunque in America settentrionale, in Islanda, in Australia, in Germania e in Scandinavia.